
Mi fanno ancora più rabbia ancora più alcuni commenti che ho letto in FaceBook tipo: "andrei a dare una mano";"sono con loro"....perchè la domanda che mi viene da porre è:"e cosa ti impedisce di andare li' ed aiutare fisicamente?potresti chiedere alcuni giorni di ferie,ad esempio....ma si sceglie sempre la via più facile(perchè poi le ferie ci servono per andare in spiaggia e divertirci,no?E se le facciamo ora, dobbiamo rinunciarci..) e allora ci si scuote di dosso il senso di responsabilità (per alcuni) e di colpa (per altri), con frasi retoriche.Meglio la coerenza. Meglio il silenzio.
Meglio il silenzio o riflessioni costruttive, perchè dai drammi c' è sempre comunque la possibilità di migliorare, anche se a volte è proprio dura ed è pure un pensiero stupido da farsi nel momento in cui il dolore è vivo e acuto.
Ho ad esempio letto una notizia che gira freneticamente in rete, dove un ricercatore aveva previsto l'avvenimento, qui.
E allora giù le polemiche, che pur avendo scopi positivi, IN QUESTO MOMENTO, non sono funzionali e possono essere facilmente strumentalizzate.
Sarà che nel mio percorso formativo ho imparato e studiato PNL, in certe situazioni mi dissocio e cerco di osservare la realtà da un punto strettamente logico e funzionale....quindi:
Se tu fossi la persona che deve prendere la decisione di avvertire la popolazione, che in un certo periodo potrebbe accadere un forte terremoto, cosa faresti?
E' pacifico che devi anche tener conto di tutte le persone che sono ammalate, le persone che devono essere operate, tutte le persone che vanno a lavoro e devono rinunciarci, aziende chiuse, uffici chiusi, servizi al minimo......Ti sentiresti di prendere questa responsabilità, visto anche (da quello che ho letto e non è detto che sia vero) che la previsione era per fine marzo e a 60 km di distanza rispetto al luogo dove è avvenuta la tragedia?
Giorni senza che nulla accada, con la probabilità che accada, e sicuramente con un panico diffuso dove qualcuno comunque ci rimette?
E se poi vieni avvertito poche ore prima?E un gruppo sostanzioso di studiosi ti dice il contrario?
Quello che voglio esprimere è che è troppo facile puntare il dito, quando deleghiamo le responsabilità ad altri.....che chiaramente se chi doveva decidere era in malafede, il discorso è un altro, e molte volte chi deve decidere deve delegare agli altri gli studi e la sua bravura è di circondarsi di uno staff in gamba ( e putroppo molte volte non è cosi', perchè le persone non sono scelte dalla persona stessa), e valutare l'ipotesi migliore o la meno peggio.....ma questo è soprattutto un problema del sistema.
Molte volte, purtroppo, la differenza la fa proprio il pensiero, che è portato a viaggiare in "verticale" (leggasi "il pensiero laterale" di De Bono), e quindi una volta intrapresa una strada, non si dà più retta ad altre ipotesi, magari più funzionali.
Senza deresponsabilizzare nessuno e senza nulla togliere al Sig. Giuliani, che molto probabilmente potrebbe essere più in gamba di molti "parrucconi" stimati ed elogiati, della comunità scientifica.
E' la struttura mentale che deve essere cambiata, che poi andrà a riflettersi sulla realtà e a plasmare l' aspetto collettivo..
Tutto ciò per cercare una riflessione diversa, personale, fallace....
E anche io, con questo post, ho comunque alimentato questo "polverone", che di fronte alla morte diventa totalmente inutile.......
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